domenica 27 febbraio 2011

The Lost Sense


Cosa convince una persona a pubblicare un blog ed a tenerlo aggiornato su varie tematiche, personalmente scelte dal suo creatore? Non servono grandi risposte come motivo per aprire un ennesimo blog nella blogsfera (in fin dei conti siamo nell' epoca delle comunicazioni) ma come introduzione, primo post, "qualcosa per iniziare", devo pur scrivere qualcosa... e sarà totalmente personale, scritto di getto, giusto per rompere il ghiaccio.
Un blog può essere paragonato ad una storia, un racconto descritto a tappe, a piccoli passi, come a comporre un puzzle che pezzo dopo pezzo prende forma e figura, questo mi intriga e mi aiuterà nel porre i paletti della mia ricerca. Perché è di ricerca che si parla, libera e semplice: è proprio questa aria di libertà che mi ha convinto più di tutto, il fatto di non aver padroni di cui tenere conto, il fatto di essere redattore di se stessi... il fatto di improntare il proprio cammino da soli, di arrivare a leggere nell' intricato sistema della Conoscenza basandosi su quello che sento giusto.
Questa è la presentazione, in soldoni, di quel che ho deciso di pubblicare: all' interno di queste pagine elettroniche raccoglierò articoli e materiale che svarieranno su diverse tematiche del "Lost Sense", termine col quale intendo definire quella gamma di concetti, piuttosto ampia, che ha perso il proprio reale significato e che spesso, ci fa perdere la testa nell' inferno del "Senza Senso".
Per colpa di un Oscuramento (o Occultamento) Generale che stiamo vivendo da diversi millenni, ci troviamo di fronte ad un "rincoglionimento" corale sui temi principali della vita dell' uomo (scienza, realtà, medicina, senso della vita, politica... e chi più ne ha più ne metta); è anche vero che mai come in questa epoca, abbiamo avuto a disposizione una così gran matassa di informazioni di ogni genere a cui poter attingere, con il conseguente senso di smarrimento per chi non sa in che direzione orientare le proprie domande. 
Come ad accompagnare l' istinto naturale dell' uomo per la scoperta, a partire da qualche secolo fa, è avvenuta una spinta maestosa nell' arricchire di Senso la vita dell' uomo: ogni giorno si vedono nascere nuove teorie, ipotesi, scoperte... accompagnate da una crescente libertà nell' esprimerle e nel raggiungerle da uno specchio sempre più ampio di persone. Tutto questo è fantastico ma mi ricorda un po l' ultima prova che deve affrontare Harrison Ford nel film "Indiana Jones e l' ultima crociata", dove deve scegliere tra una moltitudine di calici il vero Santo Grall: solo uno porta alla vita eterna, gli altri te la tolgono... e noi siamo un po come in quella scena: abbiamo davanti una distesa di informazioni a cui dare credito o meno, l' unico punto saldo rimaniamo noi e dobbiamo rischiare nell' affidarci a ciò che ci dice il cuore e l' esperienza. Ora, per fortuna noi non ci troviamo nelle condizioni del protagonista del film e se prendiamo un' informazione errata per vera non rischiamo di morire diventando polvere di botto, possiamo semplicemente tornare sui nostri passi e rivedere le nostre scelte; tuttavia, in questo guazzabuglio di ogni genere di ipotesi e informazioni non è affatto facile districarsi, ci si può perdere come in un labirinto e condizionare la vita radicalmente.
Per questo mi sento di dire che il metodo migliore, e questo blog mi darà una mano, è seguire tutto come il sentiero di un' avventura: i miei post segneranno le varie tappe e punti di interesse, ci si potrà perdere, inciampare in qualche imprevisto e magari dover tornare indietro per cambiare strada ma con il tempo  traccerò la mappa per arrivare al tesoro del Senso Perduto.
Meravigliatevi pure della varietà dei temi o delle diversità di spessore ideologico tra loro (è pur sempre il mio primo blog), ogni elemento sarà comunque legato da un sottile filo, quasi impercettibile che ricorderà il fine dell' avventura in cui dimora il nostro prezioso Senso. Senza Senso.


In questa foto: i rischi di una cattiva informazione.